Siamo alla conclusione della terza settimana di marzo nelle terre delle Cantine Coli. La primavera è già nell’aria e quasi tutti, animali, insetti e piante lo sanno benissimo. Ci sono chiari segnali ovunque si posi lo sguardo. Anche se forse siamo un po’ in ritardo rispetto alle medie stagionali, colpa della mancanza di pioggia. Infatti anche questa settimana è stata asciuttissima ed il terreno è secco, si può vedere anche per l’erba che è cresciuta pochissimo o non è cresciuta affatto.
Giornate con sempre più luce, molto intensa. Oggi 20 marzo, esattamente alle ore 16.33 si stabilirà un perfetto equilibrio tra le ore di luce e le ore di notte. D’ora in poi si andrà avanti aumentando sempre più il tempo della luce per arrivare al massimo del 20 giugno. Nelle terre intorno alle Cantine Coli l’alba è ormai alle 6.20 circa e tramonta alle 18.20 circa.
L’equinozio, che detto per inciso è un nome bellissimo, deriva dal latino aequa nox, cioè ‘notte uguale alla durata del dì’.
Ma andiamo subito a vedere cosa sta succedendo alla vite delle Cantine Coli. Siamo già in vista della schiusa dei germogli: sono più avanti quelli dei vitigni di sangiovese mentre a ruota ( circa 1 settimana o 10 giorni) seguono gli altri come trebbiano, colorino etc etc; sarà così anche per la successiva maturazione e la conseguente fase della vendemmia, in cui per forza di cose si dovrà mediare tra i diversi tempi in cui le diverse uve giungono a maturazione.
In ogni tralcio se ne vedono o intravedono 2 o 3, il primo che sta alla base del tralcio è una sorta di ruota di scorta nel caso – ad esempio di gelate improvvise – si blocchi la crescita dei primi due. E’ lui che dovrà salvare l’annata ed entrare in azione. Cosa che è successa l’anno scorso con le gelate di aprile. Piccolo inciso, di questi germogli ne vanno ghiotti animali come i caprioli che se entrano in vigna fanno una strage …
Nel frattempo continua la fase di lacrimatura che è un buon segno di vitalità, tant’è che per molti viticultori è il momento di concimare in quanto le piante sono in fase di crescita, hanno fame ed hanno bisogno di ‘nutrimento’. Cantine Coli ha invece scelto di usare il favino come integratore naturale per migliorare la azotatura del terreno e quindi non concima in questa fase.
Nelle immagini si vedono bene i germogli in prossimità dei tagli della potatura, nella prossima settimana li vederemo ancora più evidenti e con una prima fase di ‘cotonotura’ che li farà sembrare simili ad un cotton fioc. Anche questa bellissima fase naturale è, come sempre nelle cose di natura, l’ennesimo espediente geniale per conservare e mantenere sana la vite.
E’ sempre così nella storia dell’uomo, se vogliamo imparare cose nuove il modo migliore è studiare da vicino la natura che è maestra in tutto. Ad esempio, questo me l’hanno raccontato a Cantine Coli, lo sapevate che anche il velcro è stato brevettato partendo da un fiore? E’ opera dello scienziato svizzero G. De Maestral che negli anni ‘50 di ritorno da una passeggiata in campagna si trovò attaccati alla giacca dei fiori rossi. Una volts messi sotto il microscopio vide che quei fiori avevano sul calice dei piccolissimi uncini … e così ecco l’idea di creare un tessuto che, come gli uncini del fiore, sia in grado di far aderire due superfici.
Geniale, no?!