In questi giorni, prima sono saliti ai poderi Belinda Coli e Giacomo Coli, per controllare come procede il lavoro della cimatura in vigna, poi più tardi in mattinata sono saliti su anche Filippo Coli e Gianluca Coli per fare, tutti insieme, il punto della situazione.
Anche se è mattina presto in vigna fa già un caldo notevole. Oggi che è Domenica sono 35° gradi di sole pieno e non si scherza … nel pieno del giorno a camminare tra i filari c’è anche da svenire per il gran caldo. Per questo è bene muoversi e lavorare la mattina presto.
Tanto più che il sole ormai sorge alle 5.30 e tramonta alle 21.00: manca pochissimo al solstizio d’estate (22 giugno) quando in pratica nell’emisfero boreale – dove siamo noi – si raggiungerà il numero massimo di ore di luce e di sole. Al riparo della calura Belinda Coli è andata a controllare come si sta evolvendo la crescita del grappolo, che in effetti è già bello formato con i chicchi verdissimi e compatti. E’ un clima notevole ci ricorda Giacomo Coli che fa ben sperare in una annata particolarmente buona per i vini del Chianti, dove sono collocati i terreni della famiglia Coli.
L’abbiamo appena accennato nel post precedente: adesso è arrivato il momento di farsi spiegare bene da Filippo Coli cos’è la cimatura. Perché è così importante nella crescita e nello sviluppo della vite. “ L’eliminazione delle parti alte delle viti, cioè gli apici di quelli che sono i nuovi germogli, è necessaria e va ripetuta più volte. Nel nostro caso – precisa Filippo Coli – questa è già la seconda volta che la facciamo.”
“ E’ meglio come dice il proverbio – prevenire che curare- cioè eliminare le foglie che agiscono nella fotosintesi in modo meno attivo e partecipativo, così si dà più forza all’emissione dei tralci nuovi. Se invece – aggiunge Gianluca Coli – si interviene troppo tardi a quel punto bisogna essere ancora più decisi nei tagli e la conseguenza in quel caso è la perdita di parti importanti nel fogliame. Foglie che sono indispensabili nell’equilibrio della pianta.”
Filippo Coli prova a riassumere così il concetto: “ se io vado a tagliare in modo drastico, posso provocare un repentino invecchiamento del tralcio. Rimarrebbero solo le foglie più vecchie e anche poco attive, a difendere e nutrire la vite con il procedere dell’estate.” Gianluca Coli dice che se si sbaglia periodo e modalità della cimatura “ si rischia di compromettere la maturazione dell’uva, e anche di alterare il grado di zuccheri che il grappolo sta sviluppando, oltre a compromettere altri aspetti di fondamentale importanza nel determinare la qualità del vino.”
Belinda Coli che è sempre attenta agli aspetti estetici e fa notare che una pianta ‘dopo’ la cimatura deve avere pochi tralci in ricaduta, così da evitare che ci sia un effetto di sovrapposizione eccessiva che oltre a dare un aspetto ‘selvatico’ alla vigna, toglie luce ai grappoli e alle foglie e può generare problemi alla salute del grappolo e della pianta.
Fa notare Giacomo Coli come effettivamente questi tralci abbiano – in terreni fertili e propizi per la coltivazione della vite, come quelli delle tenute delle Cantine Coli, situati tutti nel cuore del Chianti – una tal vigoria che se non venissero ‘cimati’ potrebbero rendere difficoltoso il passaggio di mezzi e persone nei corridoi tra i filari.
Finita questa operazione, ecco che se ne prospetta subito un’altra a ruota. Perché come sanno bene Filippo, Giacomo, Gianluca e Belinda Coli la vita in campagna in generale ed in vigna in particolare necessita di un’attenzione costante ed una osservazione giornaliera. Così esaurita la fase della cimatura, o spesso in parallelo con questa, si svolge un’altra operazione che si chiama pettinatura. Il nome non lascia molto adito a dubbi su cosa si tratti in pratica … ma di questo ne parleremo dopo aver festeggiato nelle vigne della famiglia Coli, la magia del solstizio d’estate.
E’ un giorno speciale fino dai tempi più antichi. Non solo perché è il momento in cui inizia ufficialmente l’estate. Non è un caso che anche civiltà che non hanno avuto contatti tra di loro, come quelle dell’America precolombiana e quella della Grecia antica interpretassero questa abbondanza di luce come un dono celeste, da rispettare e festeggiare con devozione.
Il sole e non solo per la vite è un elemento fondamentale per la vita sulla Terra, e giustamente a questa fantastica stella sono dedicati tantissimi culti che rimandano al mito della nascita e della crescita. Buon solstizio d’estate a tutti!