Ultima settimana di marzo. Ora la mancanza di pioggia inizia ad essere un problemino, almeno qui nella zona della Toscana centrale. Manco a dirlo non s’è vista neppure una goccia di pioggia. La terra, per chi come noi di Cantine Coli vive la vita della vigna quotidianamente, è come un libro da leggere riga per riga, così da poter cogliere tutti i segnali indicatori di quello che sta per avvenire.
Chi lavora da generazioni in campagna e nel mondo dell’enologia come la famiglia di Cantine Coli sa che la tecnologia più importante sono le mani e lo sguardo: tutto quello che accade in una vigna : per potare, per tagliare l’erba, per legare le piante, per seminare, per trinciare e interrare nasce dall’osservazione e dalla manualità.
Ora che l’equinozio è alle nostre spalle ci aspettano giornate sempre più lunghe e soleggiate. E qui in vigna, potete stare sicuri che c’è tanta di quella luce che in certe giornate di mezza estate si può quasi ‘ubriacarsi’ di luce. Nelle vigne delle Cantine Coli il sole sorge alle 6.15 circa e tramonta un po’ dopo le 18.30. Questo divario notte-giorno aumenterà sempre più.
Nel frattempo la nostra amata vite delle vigne delle Cantine Coli si dà un gran d’affare. Mentre intorno è uno svolazzo di insetti, api, vespe, bombi… si è concluso e in alcuni filari ed è un via di esaurimento il processo di lacrimatura che è durato alcuni giorni. In alcuni casi si tratta anche di lacrime abbastanza frequenti, che possono essere generate dalla piante anche a distanza di minuti l’una dall’altra ….
E’ il momento in cui si inizia ad evidenziare nel tessuto cotonoso la verde punta del germoglio che si fa strada. Questa primissima fase del germogliamento è accompagnata dall’uscita di micro-foglioline tutte compresse e abbracciate l’una all’altra, chiuse in un bocciolo che riprende diverse tonalità di verde. Questa fase di germogliamento si presenta in corrispondenza dell’aumento delle temperature, che varia da zona a zona, da vitigno a vitigno ( il sangiovese parte per primo).
E’ il momento in cui si inizia ad evidenziare nel tessuto cotonoso la verde punta del germoglio che si fa strada. Questa primissima fase del germogliamento è accompagnata dall’uscita di miscro-foglioline tutte compresse e abbracciate una all’altra, chiuse in un bocciolo che riprende diverse tonalità di verde. Questa fase di germogliamento si presenta in corrispondenza dell’aumento delle temperatura, che varia da zona a zona, da vitigno a vitigno ( il sangiovese parte per primo).